Difficile se non impossibile identificarmi o definirmi… forse è possibile rappresentare alcune dimensioni che contribuiscono a riconoscermi.
Descrivere “chi sono” oggi è abbastanza semplice: da un punto di vista anagrafico basta una breve cronologia, ma è inadeguata. Sono la sovrapposizione e gli intrecci delle mie caratteristiche genetiche e biologiche con tutte le esperienze umane, relazionali, esistenziali… che mi hanno fatto diventare quello che sono. Quindi preferisco “raccontarmi” attarverso tre dimensioni importanti della mia vita:
Mi sento rappresentato più da questa caricatura che da tante mie fotografie… per il valore simbolico che ha… questa la sua “storia”:
Nel 1981/1982, comunque prima che mi sposassi, ad un Convegno della Comunità di Capodarco, un giovane tossicodipendente della Comunità Emmaus di Foggia mi fece questa caricatura…
Dietro si vedono dei bambini, tanti, quello più a sinistra ha in mano un lecca-lecca…
Non avevo figli, ma la “visione profetica” di questo giovane si è poi realizzata con un’accoglienza che è iniziata quando ci siamo sposati ed ancora non è terminana. Da allora questa caricatura mi accompagna, come un “logo”… dalle presentazioni fatte a Convegni alla carta intestata…