“Il sentiero è quello giusto?” “Dipende da dove vuole andare!”

Alla fine di ottobre 2019 ho percorso il Cammino di Oropa, quattro giorni di cammino in Piemonte. Un “pellegrinaggio di ringraziamento” per la pensione e di riflessione per il futuro. Ho tenuto un Taccuino… alcuni pezzi mi sembrano “pubblicabili” perché, forse, utili a qualcun altro oltre che a me che li ho scritti. 

3/11/2019 – ore 18,00 – Oropa
Anche quando non te le aspetti arrivano le giornate no, pure sul cammino.
Ancora i latrati di ieri che mi inseguono (ma magari erano i miei fantasmi); nebbia e umidità quasi pioggia, metto copri zaino e poncho, tanto la pioggia arriva; ma poi no, però il pastrano mi impaccia. Grossa e difficile discesa, i segnali del cammino si sovrappongono a segnali CAI, ma ce ne sono di meno, poi non li vedo e seguo i rossi e i bianchi… che a un certo punto salgono… boh?! E poi arriva da dietro Angelo (nome di fantasia) che avrebbe potuto tranquillamente uccidermi e azzannarmi, non l’ho sentito.
Angelo è un meticcio di quindicesima generazione almeno, tanti colori ha. Mi gira attorno, va avanti, mi aspetta, torna indietro, sembra conoscere la strada e forse la conosce, ma pensa “dove cavolo sta andando questo pellegrino?” (alla marchigiana, con la p minuscola). Controllo la mappa con il GPS e sono fuori pista di 100 m, ma potrebbero essere anche 1000, il GPS con nebbia e nuvole quanto è preciso? Torno indietro, ma non mi rivedo i segni; mi alleggerisco del poncho che tanto non piove.
Dò un po’ di mix di frutta secca ad Angelo, che gradisce e le prende dalla mia mano (non lo farò più!). Mi fermo a riordinare le idee; comunque devo scendere; parte il “film” con il lancio dell’SMS di soccorso e 30 persone che si mettono a cercare questo scemo che si è perso in un boschetto.
In effetti mi trovo a seguire Angelo e intravedo un tetto di baita ai margini del bosco, vicino a un pratone. Arrivo lì e mi rioriento. Arrivo a riprendere il sentiero, e mi accorgo di non avere più il copri zaino; mi dico che è un buon baratto/prezzo per aver ritrovato la strada. Non ero impaurito, un po’ (stupidamente) agitato sì.
Ricominciano sentieri su pratoni con segnali sempre più radi (mi sembra) e poi altri cani, ma non come Angelo. Mi aspetto, passano, uno è dentro (per fortuna) il recinto con le capre. Poi altri cani sciolti col signore che pulisce le foglie del suo campo. Chiedo, dopo aver salutato: “Il sentiero è quello giusto?” La risposta è la saggezza che io oggi non ho: “Dipende da dove vuole andare!”… provo a dire “A Oropa, oggi”, ma la risposta pone una domanda esistenziale che in questo pellegrinaggio di ringraziamento per la pensione mi fa stramazzare a terra (metaforicamente per fortuna).
(…) Angelo non c’è più perché al paesino ha trovato compagnia, giustamente. Sono a poco più di metà strada con 3 ore e mezza senza fermarmi. Avanzo a fatica e si capisce che “non va” dal fatto che mi faccio le domande: “Quanto manca?” e guardo il punto dove sono arrivato sulla mappa. Arrivo a Oropa, con nebbione, dopo 5 ore 40 minuti, per fare 14 km. Poi comincia a piovere.
“È giusto il sentiero?” “Dipende da dove vuole andare!” Io, stupido, pensavo che in questi quattro giorni avrei trovato le risposte a cosa fare del tempo di pensione, ma non funziona così; non so come funziona, ma non così.
Il cammino non ti dà le risposte, ti fa capire che devi farti le domande giuste e ti indica il modo con cui arriveranno, forse, le risposte: camminando s’apre cammino. Per cui è arrivato il tempo di tornare a casa e camminare lì. (Luca 9,33)

"Angelo", nome di fantasia
“Angelo”, nome di fantasia
“Il sentiero è quello giusto?” “Dipende da dove vuole andare!”
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Un commento su ““Il sentiero è quello giusto?” “Dipende da dove vuole andare!”

  1. Stupendo, profondo, leggero, piacevolmente inaspettato per chi pensa di conoscerti un po’. La frutta secca al cane, la scelta del nome Angelo e la consapevole gratitudine per il giusto baratto tradiscono una saggezza che tu ieri non ti concedevi, o nascondevi!
    Ti voglio bene ottimo babbo e ti rendo grazie per continuare ad essere luce sulla soglia, ” 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.” (Matteo 5, 16)

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